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IVASS Controllo Assicurazioni false e regolari: elenco polizze sicure e irregolari

In Italia, l’attività assicurativa e quella di intermediazione assicurativa, devono essere svolte obbligatoriamente da enti riconosciuti e iscritti negli albi dell’ente di controllo ufficiale: l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), Un istituto fondamentale per tutelare i consumatori e le imprese da truffe e frodi finanziarie che, troppo spesso, purtroppo, si verificano nel nostro paese.

In questo articolo vedremo come avviene il controllo sulle assicurazioni da parte dell’IVASS, come consultare l’elenco delle false assicurazioni e come avviene il via libera dell’ente sulle assicurazioni ritenute sicure.  

IVASS e il controllo delle assicurazioni: come avviene

I compiti svolti dall’IVASS sono tutti diretti alla tutela degli assicurati e degli aventi diritto alle prestazioni assicurativo-finanziarie. Tali compiti sono esercitati dall’IVASS attraverso attività di vigilanza svolte nei confronti di: gruppi assicurativi, imprese assicurative, intermediari assicurativi e, più in generale, ogni altro istituto o soggetto dedito allo svolgimento – anche parziale – di attività assicurativa.

L’attività di vigilanza si declina in modalità differenti a seconda del soggetto vigilato, seguendo cinque livelli di operatività:

  • controllo sulla trasparenza e sulla correttezza delle pratiche e dei prodotti assicurativi offerti;
  • controllo sulla puntualità della corresponsione degli indennizzi dovuti;
  • controllo sulla trasparenza nell’evasione dei reclami presentati da assicurati;
  • assistenza diretta mediante Contact Center dedicato;
  • promozione di una cultura assicurativa improntata alla trasparenza e alla correttezza.

Per perseguire i suoi obiettivi, l’IVASS esercita due tipi di vigilanza:

  • Vigilanza microprudenziale;
  • Vigilanza macroprudenziale.

Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e soprattutto come si concretizzano i controlli espletati dall’IVASS.

L’attività microprudenziale si manifesta con controlli di natura strutturale dell’ente vigilato e mediante il rilascio di autorizzazioni preventive per lo svolgimento di alcune attività oppure per il perfezionamento di operazioni già in essere. I controlli di tipo strutturale sono fondamentali, soprattutto nei casi di istituti sorti da poco che necessitano delle autorizzazioni necessarie per svolgere le operazioni. Gli accertamenti dell’IVASS mirano infatti a valutare: l’assetto organizzativo del nuovo ente assicurativo; i requisiti professionali; i presupposti per l’estensione dell’attività ad altri rami del settore (nel caso di enti già attivi). Inoltre la vigilanza microprudenziale si sostanzia nell’espletamento di controlli in situazioni straordinarie quali fusioni, scissioni e trasferimenti di portafogli.

Le indagini messe a punto si servono di strumenti integrati di controllo come ad esempio le analisi e i bilanci di mercato, le segnalazioni di vigilanza e le informative assicurative che le compagnie sono tenute, con cadenza regolare, a far pervenire all’IVASS.

Nel caso invece della vigilanza macroprudenziale, l’analisi tiene conto dell’andamento delle principali grandezze assicurative e di alcuni fattori economici che vengono posti in relazione ai possibili impatti che possono avere sul settore economico finanziario. Per espletare questa tipologia di vigilanza l’IVASS procede con l’ipotizzare scenari economici finanziari, i possibili impatti e i fattori di stress economico. Di solito, i controlli di questo genere, vengono effettuati anche in forma collaborativa con altre strutture dell’ente soggetto a controllo. I risultati del rapporto conclusivo, con i dati di riferimento vengono poi pubblicati nel Rapporto sulla Stabilità Finanziaria della Banca d’Italia.

Alla fine dei necessari controlli eseguiti, come atto conclusivo della fase di vigilanza, l’IVASS emette i Provvedimenti autorizzativi che consentono o meno di applicare quanto stabilito nel provvedimento, che ovviamente, trattandosi di un provvedimento di natura amministrativa, consente di ampliare la sfera giuridica del soggetto destinatario, autorizzandolo così ad attuare quanto il provvedimento dispone.

Assicurazioni false IVASS: come consultare l’elenco e come funziona

Purtroppo, a seguito dell’accertamento dell’IVASS può capitare che vengano rintracciati operatori assicurativi abusivi, che non superano gli accertamenti, oppure che operano per falso conto di un vero operatore assicurativo. In questo caso, una volta completato l’iter di accertamento l’IVASS procede a informare i consumatori, mediante la creazione di un apposito elenco, una sorta di black list di falsi intermediari e operatori che i consumatori possono consultare all’occorrenza.

Come fa sapere l’IVASS, attraverso la pagina ufficiale del proprio sito, prima di rivolgersi a un intermediario assicurativo è sempre necessario accertarsi preventivamente della sicurezza e dell’affidabilità dell’istituto, seguendo 5 passaggi cautelativi:

  1. La prima cosa da fare, appena si entra in contatto con un operatore assicurativo è verificare se l’impresa è iscritta all’Albo. delle imprese autorizzate.
  2. Il secondo controllo è quello di verificare se il soggetto che propone la polizza compare nel Registro Unico degli Intermediari (RUI), tenuto e aggiornato costantemente dall’IVASS. Se invece si tratta di un soggetto appartenente a un altro paese dell’Unione Europea, l’elenco da consultare sarà quello relativo agli intermediari dell’Unione Europea, autorizzati a operare in Italia.
  3. Effettuare qualche controllo aggiuntivo, autonomamente, è un altro importante consiglio che IVASS tende a dare ai consumatori. In effetti, accertarsi ulteriormente di persona consente di ottenere qualche informazione aggiuntiva sull’impresa, soprattutto in merito ai contatti telefonici e agli indirizzi di recapito, che potrebbero differire da quelli presenti sull’elenco ufficiale fornito dall’IVASS. Talvolta infatti capita che gli operatori fraudolenti e/o abusivi utilizzino recapiti o intestazioni di soggetti autorizzati, modificando una sola lettera. Per cui: attenzione!
  4. Come passaggio ulteriore, è poi indispensabile accertarsi che l’operatore non compaia nei seguenti elenchi: Elenco casi avvisi di contraffazione; Elenco avvisi imprese non autorizzate o non abilitate; Elenco siti web di intermediazione assicurativa irregolare. Si tratta di elenchi di nomi e anche indirizzi web riferibili a soggetti assicurativi non in regola, che non hanno superato l’iter di accertamento da parte dell’IVASS. Sono elenchi disponibili in formato pdf, di facile e veloce consultazione.
  5. Nel caso di sussistenza di dubbi oppure per ogni altra informazione aggiuntiva è consigliabile infine contattare il call center di riferimento dell’IVASS al numero verde gratuito ufficiale: 800 486661 (dal lun. al ven. dalle 8.30 alle 14.30). Gli elenchi di precedenti sono tutti disponibili sul sito ufficiale dell’IVASS, nelle apposite sezioni di riferimento, in formato pdf.

Assicurazioni sicure IVASS: come avviene il via libera dell’ente

La consultazione degli elenchi precedenti, non solo consente di verificare quali siano i soggetti assicurativi e fraudolenti, ma allo stesso tempo consente anche di prendere visione degli enti che invece hanno ottenuto la libera prestazione di servizi.

Nel settore assicurativo, per libera prestazione di servizi si intende la facoltà, concessa secondo legge, che un’impresa assicurativa oppure un assicuratore operante in regime di libera professione ottiene per esercitare la propria attività sia nel proprio paese di residenza, sia in un paese diverso, sia appartenente all’Unione Europea sia appartenente a un altro Stato.

Per ottenere quindi il via libera alla prestazione di servizi occorre semplicemente comunicare all’autorità competente, l’IVASS appunto, la propria presenza sul territorio e la propria volontà a esercitare l’attività assicurativa. Si tratta di una comunicazione obbligatoria di autodenuncia che già chiarisce la propria posizione di fronte all’autorità di vigilanza, in assenza della quale, già si prefigura una prima irregolarità. Affinché l’istanza di comunicazione sia considerata regolare, occorre allegare ad essa tutte le informazioni e la documentazione previste nel Codice delle Assicurazioni Private (CAP) e indicate anche nel Regolamento ISVAP.

Una volta pervenuta l’istanza, l’IVASS procede con gli accertamenti volti a verificare la sana e prudente gestione dell’impresa, controllando che:

  • siano rispettati i requisiti tecnico giuridici dell’impresa, come ad esempio: lo statuto, il programma di attività, i requisiti di onorabilità, la formazione e il percorso dell’organo amministrativo e contabile;
  • sussista una solidità finanziaria;
  • sia adottata una qualunque forma giuridica dell’attività quale: società per azioni; società cooperativa; società di mutua assicurazione; società europea e di società cooperativa europea;
  • l’attività di indirizzo generale e quella amministrativa abbiano sede legale entro il territorio italiano;
  • l’impresa possieda i fondi necessari a coprire il Requisito Patrimoniale Minimo (2.500.000 euro per le imprese di assicurazione danni; 3.700.000).

Oltre ai requisiti di gestione, l’IVASS procede anche con lo svolgimento di accertamenti tecnico-amministrativi, quali:

  • che i titolari di partecipate possiedano i requisiti di onorabilità;
  • che tutti i soggetti che a qualunque titolo svolgono attività fondamentali all’interno dell’impresa posseggano i requisiti di onorabilità e professionalità adeguati;
  • la non sussistenza tra l’impresa e i soggetti del gruppo, di legami che potrebbero potenzialmente comportare ostacolo e/o conflitto d’interesse;
  • l’indicazione sia del nome e che dell’indirizzo del mandatario ai fini della liquidazione di sinistri.

L’indagine istruttoria, può avere esito negativo o positivo; in caso di esito positivo l’IVASS procede a emettere il provvedimento autorizzativo nell’arco di 90 giorni (a partire dalla data di presentazione dell’istanza da parte dell’impresa).

Il provvedimento viene trasmesso direttamente all’impresa destinataria e contestualmente viene reso noto mediante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sul Bollettino dell’Istituto. A questo punto, occorre infine che l’impresa sia registrata nell’Albo delle imprese, consultabile sul sito ufficiale dell’IVASS e, solo a quel punto, cioè una volta che sia avvenuta l’iscrizione all’Albo, l’impresa può procedere con la propria attività.

Infine, concludiamo specificando che, come può accadere, l’impresa può ottenere parere negativo all’istanza presentata e quindi non ricevere l’autorizzazione necessaria alla prestazione di servizi. Di solito, questa condizione si verifica nei casi in cui il soggetto richiedente non ha adempiuto in tutto o in parte alle condizioni alle condizioni preliminari e necessarie oppure in caso di rilevamento di irregolarità da parte dell’autorità di vigilanza. 

Anche in questo caso, il provvedimento di diniego verrà comunicato direttamente all’impresa entro il termine amministrativo di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, salvo i casi di interruzione e/o sospensione del procedimento.

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