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Cavalli fiscali e assicurazione auto: come influiscono sul prezzo da pagare?

I cavalli fiscali, in Italia, sono un indice di calcolo della potenza fiscale di un’automobile e più in generale di qualsiasi veicolo. La potenza fiscale, a sua volta, è l’indice di prestazione di un veicolo ed è legata esclusivamente alla cilindrata dell’autovettura e non ha nulla a che vedere con la potenza fisica del mezzo che invece si esprime in cavalli o in kilowatt. Per questo motivo, sarebbe più corretto chiamarli cavalli fiscali di cilindrata, proprio per non confonderli con i cavalli (kilowatt) che si riferiscono invece alla potenza fisica del motore. Conoscere i cavalli fiscali è importante perché essi determinano il costo effettivo dell’assicurazione RC Auto e il valore degli importi relativi agli eventuali rimborsi chilometrici. In questo caso vedremo come influiscono sull’assicurazione e quanto possono contribuire alla sua variazione.

Perché le assicurazioni auto si basano (anche) sui cavalli fiscali?

Fino al 1997 i cavalli fiscali erano fondamentali per calcolare l’importo da versare per il pagamento del bollo auto. Dopo allora invece, per calcolare il bollo auto si è passati a utilizzare la potenza effettiva del motore espressa in kilowatt, mentre per calcolare l’assicurazione RCA sono stati utilizzati i cavalli fiscali come parametro per il calcolo dell’assicurazione RC Auto. Ma perché le assicurazioni si servono dei cavalli fiscali per determinare il valore dell’assicurazione?

La risposta si trova nella relazione che i cavalli fiscali hanno con il volume del propulsore, il quale viene calcolato in base ai centimetri cubici. Questa relazione  determina la potenza del motore (la suddetta potenza fiscale) ed è proprio sulla potenza di cilindrata che le compagnie assicurative calcolano il premio di rischio assicurativo. In altre parole, più un’auto è di grossa cilindrata (e quindi potente), più il rischio sarà maggiore, mentre invece più l’auto è di piccola cilindrata più la sua potenza ( e quindi il rischio) sarà minore.

Ad esempio: un propulsore da 2.500 cm³ potrebbe avere 160/180 CV, pur occupando identico spazio volumetrico.

Questo aspetto incide e determina le prestazioni di ogni singolo veicolo. Perciò, un motore con 2.0 cm³ da 180 CV risulterà molto più scattante e coprirà una velocità massima più elevata, soprattutto se comparata a quella di un veicolo con propulsore 2.0 cm³, ma da 150 cavalli fiscali.

Ne consegue che per le vetture di piccola cilindrata il premio annuo sarà ovviamente inferiore rispetto ad un’automobile di piccola cilindrata, perché meno potente.

Ogni autovettura viene suddivisa in base alla cilindrata in apposite tabelle di conversione, nelle quali ad ogni intervallo corrisponde un determinato numero di cavalli fiscali. Se prima di recarvi presso la compagnia assicurativa voleste avere un’idea dell’indice di riferimento dei cavalli fiscali della vostra autovettura, è possibile prendere visione di questi parametri che sono riportati nella carta di circolazione (oggi contenuta nel documento unico di circolazione). Nel documento unico di circolazione i cavalli fiscali sono riportati nel paragrafo 1 (P.1), con il numero e la sigla CV (cavalli fiscali). Esempio: P.1 – 15 CV.

L’esistenza di queste tabelle di riferimento consente di non procedere con il calcolo dei cavalli fiscali, poiché gli indici di riferimento sono già tutti contenuti nelle tabelle di conversione. A titolo esaustivo, di seguito elenchiamo i principali valori:

  • da 885,2 fino a 989,2 cm³ – 12 CV;
  • da 989,3 fino a 1.120,1 cm³ – 13 CV;
  • da 1.120,2 fino a 1.244,6 cm³ – 14 CV;
  • da 1.244,7 fino a 1371,5 cm³ – 15 CV;
  • da 1.371,6 fino a 1500,8 cm³ – 16 CV;
  • da 1.500,9 fino a 1.641,3 cm³ – 17 CV;
  • da 1641,4 fino a 1.785,0 cm³ – 18 CV;
  • da 1.785,1 fino a 1.930,0 cm³ – 19 CV;
  • da 1.930,1 fino a 2.080,0 cm³ – 20 CV.

I parametri precedenti sono i più diffusi in circolazione e sono ricompresi in una vasta scala dove il valore più basso è costituito da 1 CV per una cilindrata compresa tra 19,5 e 57,1 cm³), mentre il valore più alto è rappresentato da 50 CV per cilindrate superiore a 7835,8 cm³.

Prezzo dell’assicurazione in base ai cavalli fiscali: quanto può variare?

Se come abbiamo visto i cavalli fiscali sono fondamentali per determinare il calcolo dell’assicurazione, ne consegue che sono anche il principale parametro che determina la variazione del prezzo dell’assicurazione.

In quale modo e in quale misura essi possono incidere sul prezzo finale del premio assicurativo lo stabilisce direttamente la Compagnia assicurativa presso la quale si sceglie di stipulare la polizza RC Auto. Si tratta quindi di un’oscillazione di prezzo discrezionale che potrebbe essere anche influenzata dalle singole scelte attuate dalla compagnia. L’unica cosa che può essere prevista è che se si dispone di un mezzo di grossa cilindrata, il premio assicurativo annuo sarà notevolmente maggiore rispetto a un’automobile di piccola cilindrata e quindi verosimilmente il premio assicurativo da corrispondere sarà naturalmente più elevato.

Infatti se le tabelle di riferimento sono grossomodo impiegate da tutte le compagnie assicurative e le variazioni fra i singoli intervalli sono lievi, ogni Compagnia adotta i suoi criteri per definire la tariffa base per ogni tipo di cilindrata.

Pertanto, per ottenere un preventivo assicurativo calcolato sui cavalli fiscali, occorre necessariamente prendere contatti direttamente con la rispettiva compagnia assicurativa di riferimento e fare le valutazioni caso per caso, talvolta infatti potrebbe accadere che la compagnia assicurativa usi in parte o non usi affatto i cavalli fiscali per determinare il valore della polizza assicurativa.

Infatti, non tutte le compagnie assicurative adottano i cavalli fiscali come parametro per il calcolo del premio assicurativo annuo, potrebbe infatti accadere che le tariffe adottate dalla compagnia tengano in considerazione altri parametri del tutto diversi dai cavalli fiscali oppure altri parametri ad essi concorrenti per la determinazione del premio finale, come: il valore del veicolo, la potenza fisica del mezzo, l’età del conducente, il chilometraggio (nel caso di un’automobile usata), la formula di guida, la città in cui circola il mezzo e le statistiche sugli incidenti stradali. Sebbene i cavalli fiscali possano essere utilizzati o meno, rimangono comunque un parametro significativo per stabilire il valore della polizza auto e per determinare il premio assicurativo annuo.

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