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Come diventare broker assicurativo: studi, esame e quanto guadagna

La professione del broker assicurativo è tipica del settore assicurativo e si riferisce a un professionista che svolge l’attività di intermediario assicurativo tra la compagnia assicurativa e il cliente. Si tratta di una figura che svolge attività di assistenza alla ricerca dei prodotti migliori e delle coperture più adeguate alle esigenze del suo cliente. L’obiettivo primario che un broker persegue è quello di offrire il miglior rapporto qualità/prezzo.

Come ogni attività professionale anche per diventare broker assicurativo occorre seguire una formazione specifica. In questo articolo vedremo quali studi occorre fare per diventare broker, quali doti occorre avere l’esame per l’abilitazione alla pratica e quanto è stimato il guadagno netto. 

Studi da fare per diventare un broker assicurativo

Svolgere professionalmente l’attività di broker assicurativo richiede una formazione solida di base, sia che l’attività venga svolta per una compagnia assicurativa sia che venga svolta in regime di libera professione. Tuttavia, scegliere di diventare un broker assicurativo significa diventare un vero professionista della finanza e per diventarlo occorre applicarsi in specifici studi.

Attualmente non esiste un percorso standardizzato per diventare broker assicurativo tuttavia occorre essere in possesso almeno del diploma di scuola secondaria superiore (preferibilmente a indirizzo tecnico-commerciale); tuttavia, dal momento che i settori di interesse sono molto specifici, orientarsi verso una formazione accademica a indirizzo giuridico-economico, è forse la scelta migliore perché consentirà di acquisire le giuste competenze di base tra le quali non potranno mancare l’economia, la finanza e il diritto.

Tra i corsi di laurea più consigliati per intraprendere poi la professione del broker assicurativo troviamo: 

  • Economia e Commercio;
  • Economia Digitale;
  • Economia Aziendale;
  • Economia, Management e Mercati internazionali;
  • Scienze dell’Economia;
  • Management;
  • Mercati Globali e Innovazione Digitale;
  • Management e Consulenza Aziendale;
  • Scienze Economiche.

A seconda dell’Ateneo di riferimento il corso di laurea potrebbe intitolarsi in modo differente: poco importa, perché nella sostanza occorre che il percorso accademico prescelto fornisca le basi per comprendere le materie che riguardano i mercati finanziari, il diritto e l’economia, nelle sue molteplici applicazioni. Oltre agli Atenei più tradizionali, sono numerose anche le Università Telematiche che erogano corsi universitari tagliati appositamente per fornire una formazione adeguata ad intraprendere il mestiere del broker assicurativo. Tra le più rinomate troviamo: Mercatorum, Unitelma, eCampus, Pegaso, UniCusano, IUL e San Raffaele.

Una volta completato il percorso base (Laurea Triennale o a Ciclo Unico) è pensabile poi proseguire il percorso di studi specializzandosi ulteriormente, conseguendo un titolo ulteriore (Laurea Magistrale o Master di Specializzazione) che consolidi lo spettro delle conoscenze base acquisite. Tanto le università di riferimento sul nostro territorio quanto quelle telematiche si avvalgono di personale altamente qualificato e di di elevato profilo professionale, pertanto l’eccellenza della formazione ricevuta è garantita e non vi sono particolari differenze, la sola differenza riscontrabile la farà la capacità del singolo studente e la velocità di apprendimento personale.

Pur non esistendo un corso preferenziale né un percorso unico e codificato per diventare broker assicurativo, tuttavia è generalmente preferibile (ma non obbligatorio, lo ripetiamo) intraprendere un percorso che fornisca una solida cultura giurisprudenziale di base, come una laurea in Giurisprudenza e che successivamente preveda una specializzazione ulteriore e aggiuntiva che approfondisca i settori economico e assicurativo.

Una laurea in giurisprudenza consente di conoscere perfettamente il quadro normativo vigente all’interno del quale dovrà obbligatoriamente inserirsi l’attività del broker assicurativo e, inoltre, la padronanza delle norme giuridiche fornisce gli strumenti necessari a comprendere i testi giuridici e a redigere atti a norma di legge, tutti aspetti che riguardano l’attività professionale di un broker.

Solo teoria, quindi? In verità, un broker assicurativo deve acquisire anche molta, moltissima esperienza sul campo. Pertanto, una volta terminati gli studi sarà necessario iniziare subito a mettere in pratica le conoscenze acquisite, perché solo attraverso la conoscenza diretta delle casistiche sarà possibile accrescere la personale competenza e sviluppare senso di affidabilità e competenza professionale.  

Quali doti deve avere un broker assicurativo?

Il settore all’interno del quale un broker finanziario è chiamato ad operare è piuttosto complesso poiché in continuo cambiamento. Occorre infatti affrontare un settore di complesso in cui le polizze e le regole del mercato mutano e seguono delle logiche non sempre intuibili e occorre rendere conto di tutto ciò al cliente per il quale il broker è tenuto a svolgere attività di intermediazione.

Un broker deve quindi essere dotato di:

  • ottima conoscenza dei mercati, sia nazionale che internazionale, in termini di struttura e di funzionamento;
  • eccellente conoscenza della normativa di riferimento, per la gestione delle polizze;
  • eccellente propensione per le materie statistico-economiche;
  • ottime conoscenze informatiche e dei sistemi di comunicazione digitale più aggiornati.

Oltre ai requisiti fondamentali per lo svolgimento della professione, un ottimo broker dovrà poi essere in possesso di una serie di skills personali che, malgrado non siano necessarie, sono di grande aiuto qualora ne sia provvisto. Tra le doti personali che aiutano un broker a svolgere al meglio la sua attività, troviamo sicuramente:

  • il famoso “fiuto” per gli affari, in modo a percepire i trend del momento e fornire le migliori proposte ai propri clienti;
  • abilità di negoziazione;
  • altissima affidabilità sia nel fornire le informazioni al cliente al fine di tutelare i suoi interessi e quelli dell’azienda di riferimento;
  • capacità nel fornire le consulenze adeguate al tipo di cliente;
  • senso di responsabilità;
  • onestà intellettuale.

Insomma, un buon broker deve essere, oltre che un ottimo professionista preparato sulle materie di competenza, anche un soggetto dotato di grande sensibilità, fondamentale per interpretare i cambiamenti attuali e sapere scegliere la soluzione migliore per i suoi clienti. 

Esame di abilitazione broker assicurativo: costi e materie

Tuttavia, prima di lavorare nel mercato assicurativo ed esercitare la professione di broker assicurativo occorre precisare che è fondamentale essere iscritti alla sezione B del Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e poi, successivamente, ottenere il mandato di una compagnia assicurativa ufficialmente riconosciuta.

Prima di ottenere l’Iscrizione e il diritto a ricevere il mandato all’esercizio della professione occorre superare l’esame specifico per esercitare la professione che ha luogo ogni anno verso il mese di luglio. La data viene fissata dall’IVASS – Istituto per vigilanza sulle assicurazioni (ex ISVAP), l’ente che ha anche il compito di espletare le procedure relative alle prove d’esame.

L’esame è piuttosto selettivo e si compone di una prova scritta e una prova orale. Una volta che il candidato farà dovrà specificare quale sarà il modulo per il quale si candida, scegliendo tra: Modulo assicurativo, Modulo riassicurativo e Modulo assicurativo e riassicurativo.

La specificazione dell’ambito è importante non solo perché determinerà la specializzazione del futuro broker ma anche perché le materie dell’esame saranno differenti. Le materie oggetto degli esami, saranno infatti le seguenti:

Modulo assicurativo

  • diritto delle assicurazioni (incluse le discipline regolamentari);
  • disciplina della previdenza complementare;
  • disciplina dell’attività di agenzia e di mediazione;
  • tecnica assicurativa;
  • disciplina della tutela del consumatore;
  • nozioni di diritto privato;
  • nozioni di diritto tributario.

Modulo riassicurativo

  • disciplina del contratto di riassicurazione e tipologie di riassicurazione;
  • tecnica riassicurativa.

Modulo assicurativo e riassicurativo

Le materie oggetto del modulo saranno tutte quelle degli altri due moduli. Generalmente la prova scritta prevede il superamento di un test a risposta multipla composto da:

  • 50 domande riguardanti il modulo assicurativo da completare in 75 minuti;
  • 20 domande riguardanti il modulo riassicurativo da completare in 35 minuti;
  • 70 domande per quello assicurativo e riassicurativo da completare in 105 minuti.

In pratica è previsto un tempo massimo di 1 minuto e mezzo per domanda. All’esame orale poi verranno approfondite tutte le materie, a discrezione della commissione esaminatrice.

L’esame non prevede il pagamento di nessun costo se non quello relativo alla marca da bollo (16,00 euro), necessaria al momento della presentazione della domanda d’esame e si intende superato solamente se il candidato ha ottenuto un punteggio minimo di 60/100.

Una volta che l’esame verrà superato si potranno avviare le relative pratiche per richiedere l’iscrizione al Registro unico degli intermediari che necessita del pagamento della tassa governativa dell’importo di 168,00 euro.

Per sapere quando si verificherà il prossimo esame, basterà consultare il sito ufficiale dell’IVASS.

Quanto guadagna al mese un broker assicurativo?

Arrivati a questo punto è legittimo domandarsi quanto può arrivare a guadagnare un broker assicurativo.

Per lo svolgimento della sua attività un broker assicurativo riceve delle provvigioni e cioè delle percentuali sulle polizze stipulate. Più saranno le polizze stipulate, maggiori saranno le possibilità di guadagno. Oltre agli introiti derivanti dalle provvigioni potrebbe esserci la possibilità di ottenere un rimborso spese mensile. Mediamente, quindi, lo stipendio di un broker è costituito da percentuali di guadagno piuttosto variabili, solo in alcuni casi, i broker assicurativi ricevono uno stipendio fisso mensile. Si tratta quindi di una professione un po’ distante dalla concezione comune di impiego che garantisce un introito fisso.

Tuttavia, maggiore sarà l’abilità del professionista, maggiore sarà la possibilità di ottenere elevate percentuali di guadagno mensile.

In Italia, lo stipendio netto di un intermediario assicurativo si aggira intorno ai 1.500 euro netti, oscillando da una minimo di 100 euro fino a un massimo di 2.500 euro.

Un broker assicurativo con un’esperienza ventennale può arrivare ad assicurarsi uno stipendio netto mensile di 2.100 euro al mese. 

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