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Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro: preventivo polizze private

La cosiddetta polizza infortuni è un tipo di assicurazione che il datore di lavoro paga per i dipendenti, in modo che questi ultimi siano assicurati nel caso di incidenti di tutti i tipi che possono avvenire sul luogo di lavoro e durante l’orario d’ufficio o di servizio. Si tratta di una polizza gestita interamente da INAIL. Questa è la polizza di base, ma è possibile aggiungerne anche una privata. Perché optare per una polizza privata? La polizza privata rende sicuramente più tutelati e non si ferma al luogo di lavoro. Se parliamo di infortuni sul luogo di lavoro, parliamo di un qualsivoglia incidente che arreca un danno momentaneo o permanente, compresa la morte. Perché si possa definire infortunio sul lavoro deve, dunque, avvenire sul luogo di lavoro e non deve prevedere un tempo di guarigione inferiore a 72 ore. Se quindi, in seguito ad un incidente, non si può tornare a lavorare per più di tre giorni, si può parlare di infortunio sul lavoro. Si può trattare di trauma, e quindi di una conseguenza immediata all’incidente oppure di stati di malattia dovuti allo svolgimento del proprio lavoro ripetuto nel tempo.

Se si sceglie di ricorrere anche ad una polizza privata, è necessario farlo di tasca propria e questa è un’opzione molto gettonata in quegli ambienti lavorativi in cui si ritiene che la polizza base non sia sufficiente a tutelare del tutto i lavoratori.

L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è obbligatoria?

Se ci si sta chiedendo se la polizza base gestita da INAIL sia obbligatoria per legge, la risposta è sì. I datori di lavoro sono infatti costretti a pagare una polizza infortuni, ai propri dipendenti, in grado di tutelarli in caso di incidenti di entità maggiore o minore. Si tratta di una legge in vigore dal 1965, dunque è bene diffidare sempre o addirittura denunciare chi non intende muoversi in questo senso.

Quando scegliere un’assicurazione privata contro gli infortuni sul lavoro

Come abbiamo visto, ogni datore di lavoro è tenuto a salvaguardare la salute dei propri dipendenti pagando una polizza assicurativa di base, gestita da INAIL. Nello specifico, l’assicurazione INAIL copre le lesioni fisiche o la morte avvenuti mentre si svolgeva il proprio lavoro o causati dalla propria attività lavorativa in generale. INAIL si impegna, dunque, a pagare tutte le spese relative ai danni subiti e ad esonerare il datore di lavoro da ogni responsabilità. Se però si scopre che il datore o l’azienda erano effettivamente responsabili dell’incidente (magari a causa di violazione di leggi su sicurezza ed igiene), l’INAIL provvede a risarcire il dipendente ai danni del datore.

Perché, dunque, optare per una polizza privata? Ricorrere ad una polizza privata significa tutelarsi non solo in caso di incidenti avvenuti sul luogo di lavoro, ma anche per tutti quegli incidenti che possono verificarsi fuori da esso. Un lavoratore dipendente, infatti, può subire danni temporanei o permanenti anche in luoghi diversi da quello lavorativo. Anche tali incidenti, infatti, potrebbero impedirgli di svolgere la propria attività lavorativa e, se non è provvisto di una copertura assicurativa adeguata, potrebbe rimetterci sotto vari aspetti. Sempre più lavoratori optano, infatti, per una polizza privata, che copre anche i danni subiti fuori dall’orario di lavoro, in seguito ad incidenti più o meno gravi. In particolare, questo tipo di polizza aggiuntiva può tornare utile nel caso di incidenti di scarsa entità che INAIL non copre, o ancora se si è affetti da una malattia che non dipende strettamente dalla propria attività lavorativa.

Cosa copre un’assicurazione per infortuni sul lavoro e quando versa il premio

Esistono diverse tipologie di coperture assicurative, a seconda del settore di cui si fa parte. C’è quella relativa all’artigianato, al settore industriale, al terziario o relative alle cosiddette “altre attività”. In base al tipo di lavoro che viene svolto, infatti, cambiano anche i rischi a cui un lavoratore può essere sottoposto, dal momento che cambia anche il tipo di mansione, il tipo di luogo, l’orario e così via. Uno dei parametri con cui viene stabilito il premio, infatti, è proprio il fattore di rischio: più è alto e maggiore sarà il premio relativo all’assicurazione.

Le malattie, per così dire, “coperte” dall’assicurazione di base INAIL sono le cosiddette malattie professionali, ovvero quelle malattie contratte a causa dell’attività svolta a lavoro, ma non dovute ad un evento traumatico in particolare. Questo tipo di malattie, di solito, portano il lavoratore ad assentarsi dal luogo di lavoro per determinati periodi. È soprattutto in base a questo che vengono inserite o meno nella copertura assicurativa. Per malattie “gravi” si intendono quelle malattie che impediscono in modo più o meno importante al lavoratore di vivere una vita “normale”. Per questo tipo di disagi una polizza molto buona è la Dread Disease, che offre un aiuto economico nel caso in cui il dipendente debba sottoporsi ad operazioni chirurgiche dovute a tumori e malattie del genere.

L’assicurazione copre poi qualsiasi tipo di inabilità, sia momentanea che permanente. Se si tratta di un’inabilità momentanea, la polizza coprirà solo i giorni di inabilità. Se invece si tratta di un disagio permanente, la somma verrà elargita al lavoratore in un’unica soluzione.

Anche le casalinghe sono coperte dall’assicurazione INAIL, ma solo nel caso in cui questa sia l’unica mansione svolta. Gli incidenti coperti sono in questo caso quelli che si possono verificare all’interno delle mura domestiche. Anche qui il premio viene pagato unicamente dallo Stato.

Migliori assicurazioni per infortuni sul lavoro: preventivi a confronto

Di polizze assicurative per infortuni sul lavoro private, a quindi aggiuntive rispetto a quella di base gestita da INAIL, ce ne sono infinite, ma alcune si distinguono per convenienza e numero di danni coperti.

Tra queste c’è sicuramente la polizza proposta da Allianz, che dà la possibilità di coprire diversi tipi di danni subiti in seguito ad incidenti più o meno gravi, anche lontani dal proprio luogo di lavoro e fuori dall’orario di servizio. Ad esempio, Allianz copre le situazioni di invalidità permanente dovute ad incidenti improvvisi o a qualsiasi tipo di infortunio. Allianz protegge i lavoratori anche in caso di mancata autosufficienza, dunque se non è possibile badare a se stessi. La compagnia assicurativa copre anche eventuali spese mediche e diaria da ricovero. Per gli infortuni il costo si aggira intorno ai 150 euro all’anno, mentre per le malattie siamo intorno ai 900 euro all’anno, ma dipende sempre dal caso specifico.

Anche MetLife mette a disposizione una polizza privata molto conveniente per quanto riguarda i possibili infortuni fuori dal luogo e dall’orario di lavoro. Copre casi di invalidità permanente e rimborso delle spese mediche. Il costo per l’invalidità permanente si aggira intorno ai 200 euro all’anno, mentre per quanto riguarda le spese mediche siamo intorno ai 1000 euro all’anno. Anche qui, ovviamente, possono esserci modifiche a seconda del caso specifico.

Un’altra compagnia assicurativa che propone una polizza privata per quanto riguarda gli infortuni è Bene Assicurazioni. Questa polizza protegge i lavoratori in caso di invalidità temporanea e permanente, copre vari tipi di spese mediche ed eventuale diaria di ricovero. Il costo della polizza per infortuni sul lavoro di Bene Assicurazioni ha un costo annuo di circa 180 euro per quanto riguarda l’invalidità, mentre per quanto riguarda le spese mediche il prezzo si aggira intorno ai 2000 euro, ma può variare a seconda delle esigenze del lavoratore e ai danni subiti.

Anche AXA Assicurazioni mette a disposizione una polizza privata molto conveniente per quanto riguarda i possibili infortuni fuori dal luogo e dall’orario di lavoro. Copre casi di invalidità permanente e rimborso delle spese mediche. Il costo per l’invalidità permanente si aggira intorno ai 230 euro all’anno, mentre per quanto riguarda le spese mediche siamo intorno ai 1500 euro all’anno. Anche qui, ovviamente, possono esserci modifiche a seconda del caso specifico.

La polizza proposta da UnipolSai dà la possibilità di coprire diversi tipi di danni subiti in seguito ad incidenti più o meno gravi, anche lontani dal proprio luogo di lavoro e fuori dall’orario di servizio. Ad esempio, UnipolSai copre le situazioni di invalidità permanente dovute ad incidenti improvvisi o a qualsiasi tipo di infortunio. UnipolSai protegge i lavoratori anche in caso di mancata autosufficienza, dunque se non è possibile badare a se stessi. La compagnia assicurativa copre anche eventuali spese mediche e diaria da ricovero. Per gli infortuni il costo si aggira intorno ai 170 euro all’anno, mentre per le malattie siamo intorno ai 1000 euro all’anno, ma dipende sempre dal caso specifico.

Un’altra compagnia assicurativa che propone una polizza privata per quanto riguarda gli infortuni è Cattolica Assicurazioni. Questa polizza protegge i lavoratori in caso di invalidità temporanea e permanente, copre vari tipi di spese mediche ed eventuale diaria di ricovero. Il costo della polizza per infortuni sul lavoro di Cattolica Assicurazioni ha un costo annuo di circa 200 euro per quanto riguarda l’invalidità, mentre per quanto riguarda le spese mediche il prezzo si aggira intorno ai 1900 euro, ma può variare a seconda delle esigenze del lavoratore e ai danni subiti.

Infine, tra le migliori c’è sicuramente la polizza proposta da Intesa SanPaolo Assicura, che dà la possibilità di coprire diversi tipi di danni subiti in seguito ad incidenti più o meno gravi, anche lontani dal proprio luogo di lavoro e fuori dall’orario di servizio. Ad esempio, Intesa SanPaolo Assicura copre le situazioni di invalidità permanente dovute ad incidenti improvvisi o a qualsiasi tipo di infortunio. Intesa SanPaolo Assicura protegge i lavoratori anche in caso di mancata autosufficienza, dunque se non è possibile badare a se stessi. La compagnia assicurativa copre anche eventuali spese mediche e diaria da ricovero. Per gli infortuni il costo si aggira intorno ai 220 euro all’anno, mentre per le malattie siamo intorno ai 2100 euro all’anno, ma dipende sempre dal caso specifico.

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